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Ritrova il Benessere con l'automassaggio plantare


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L’automassaggio ha le stesse origini del massaggio: non troverai fonti storiche scritte antecedenti al libro dell’Imperatore Giallo ( Cina – 3000 a.C. circa – libro contenenti nozioni di massaggio, meditazione, yoga, alimentazione, stili di vita che favorivano il benessere spirituale, mentale, corporeo), ma puoi trovare con certezza, direttamente tracce nelle tue mani. Perché?

Perché quando hai un qualsiasi acciacco/disagio quale è la prima cosa che fai? Facciamo un esperimento: mettiamo caso che tu abbia in questo momento un po’ di mal di pancia; cosa fai? Scommetto che hai portato le tue mani sulla pancia, giusto?

Il primo gesto, quello che ci viene in automatico è usare le mani per alleviare il dolore, prova pratica che certifica che l’automassaggio nasce con l’essere umano ed ha lo scopo di accompagnarlo verso la diminuzione del malessere e dell’aumento graduale del benessere.

Consigli pratici

  • Per prima cosa, appena svegli massaggiamo con vigore i piedi, parlandoci (in realtà parliamo a noi stessi; ricordiamo che noi siamo il nostro corpo ndr), ringraziandoli per tutti i passi che faremo, per tutti i luoghi che visiteremo. Possiamo massaggiare anche velocemente ma con estrema cura e senza fretta; 10 secondi fatti bene valgono molto di più di 1 minuto fatti guardando lo smartphone o facendo tutto di corsa.

  • A fine giornata possiamo immergere i piedi in acqua calda e sale himalyano, lasciando che le tossine, ma soprattutto le fatiche della giornata rimangano nel catino

  • Una volta rilassati potremo lavarli con un sapone naturale/biologico che rispetti il pH della nostra pelle

  • Dopo averli asciugati cominceremo a frizionarli con olio da massaggio (l’olio consigliato è quello extravergine d’oliva, ma va benissimo anche quello di mandorle dolci); questo farò entrare in contatto il nostro “fare” (mani) con il nostro “andare” (piedi), sotto lo sguardo attento e vigile del nostro “progettare” (cervello), portando a compimento l’unione tra le nostre 3 dimensioni esistenziali di esseri umani (questa tecnica ricorda un po’ l’effetto finale della tecnica metamorfica.

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