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Da Est ad Ovest

La Riflessologia Olistica nasce in Cina e percorre tutto il Mondo arrivando negli Stati Uniti, tornando poi in Europa. 

STORIA RIFLESSOLOGIA

La Riflessologia Olistica mette le sue radici nel Mondo Orientale, nascendo in Cina nel 3000 a.C. Di fatti le prime fonti scritte riconducono al Libro dell'Imperatore Giallo; un manuale per il Benessere in cui  la chiave di volta era vedere l’uomo nella sua integrità armoniosa, unione delle dimensioni spirituale,mentale e corporea. Il concetto che rappresenta è interamente contenuto nelle parole Riflessologia Olistica:
– Riflessologia
Sull’intero corpo ci sono centinaia di migliaia di terminazioni nervose che opportunamente stimolate creano un riflesso, una sorta di input,di messaggio che arriva al cervello ed attiva sblocchi di rabbia,stress,paura,tristezza.
– Olistica
Dal corpo parte il riflesso e passando per la componente mentale arriva alla dimensione spirituale, favorendo la sinergia delle 3 dimensioni. Tutto nell’Uno e l’Uno nel Tutto. L’essere umano connesso al Benessere.

 

La Riflessologia Plantare è un trattamento olistico che massaggiando i piedi, guarda all’essere umano come la combinazione perfetta tra Spirito,Mente e Corpo.
Quando la mente non rimane in questa triade armoniosa, il corpo sapientemente invia segnali allo spirito.
Lo spirito sempre attento e premuroso, si attiva dialogando con la mente, che gradualmente si abbandona, facendo rifiorire l’equilibrio.

 

Il piede è una vera e propria opera di ingegneria (cit. Michelangelo Buonarroti).
 

Basti pensare a come una parte del corpo umano così “piccola” in proporzione al resto sia capace di sorreggere pesi, sollecitazioni costanti, impulsi nervosi, sudorazione per eliminare tossine e liquidi in eccesso.
La sua conformazione, per il corretto funzionamento, per l’armonia dell’intera struttura dell’essere umano è composta da:

  • 7200 ramificazioni nervose

  • 26 ossa

  • 100 legamenti 

  • vasi sanguigni capaci di trasportare 50-90 litri di sangue al giorno

 

Il viaggio della Riflessologia intorno al Mondo

 

La Riflessologia ha una storia millenaria. Le prime tracce attestano la sua nascita in Cina intorno al 3000 a.C; l'India fu il primo paese ad esserne influenzata ed è proprio lì che nacquero tantissime tecniche di massaggio, tra cui l'ayurveda

Sono stati trovati reperti in Egitto, nello specifico nella “Tomba dei Medici” a Saqqara (Egitto, 2330 a.C. circa). Sulle pareti è presente un dipinto raffigurante una scena di massaggio dei piedi e delle mani.

Dopo aver percorso l’Asia la pratica giunge in occidente grazie al geniale medico greco Ippocrate che insegnò ai discepoli il massaggio ai piedi come metodo per alleviare dolori e disturbi dei pazienti.

Come era solito all'epoca, il mondo Romano assimila in toto la tecnica della Riflessologia tanto che veniva abbinata al bagno termale per rigenerare il corpo e donare sollievo e rilassamento. 

 

La Riflessologia moderna ha nei suoi pionieri William Fitzgerald, medico dentista di Boston di fine Ottocento che, esercitando delle pressioni sui piedi (detta terapia zonale) per dei piccoli interventi scoprì l’effetto anestetico della pratica riflessologica, evitando l’anestesia chimica. Di seguito riuscì ad elaborare la terapia zonale che divideva il corpo umano in 10 zone longitudinali dalla testa alle piante dei piedi lungo le quali scorre l’energia.

 

Insieme al medico di Boston va menzionata Eunice Ingham, infermiera e terapeuta statunitense che pubblicò all’inizio del Novecento due libri intitolati "Le storie che i piedi potrebbero raccontare" e "Storie raccontate dai piedi" con i quali si concentrò esclusivamente sui piedi.

A metà degli anni '50 la Riflessologia passa per l'Europa grazie all'opera della riflessologa tedesca Hanne Marquardt che continuò a sperimentare le tecniche olistiche apprese dagli esperti americani. 

Alla fine degli anni '60, a cavallo della guerra in Viet-Nam  la Riflessologia Olistica ritorna in Asia grazie a 
Bui Quoc Chau agopuntore che scoprì i miracolosi effetti della Riflessologia Olistica Facciale, applicata esclusivamente sul viso, a causa dei numerosi pazienti mutilati su cui risultava pressoché impossibile applicare la Riflessologia Olistica Classica (plantare e palmare). 

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