Riflessologia Olistica: come prenderti cura dei tuoi capelli
- Stefano Intintoli
- 14 giu 2018
- Tempo di lettura: 1 min

I capelli sono il rivestimento di cui madre natura ci ha munito per difenderci dal freddo ed anche dal caldo. Sono attaccati al cuoio capelluto il quale è composto da ben 5 strati di tessuto, che ricoprono le ossa del cranio. Questo set di 5 parti è saldamente fissato ai muscoli del cranio grazie al tessuto connettivo, densamente irrorato dai vasi sanguigni.
Essendo a contatto con il cranio e con il cervello, i capelli ricevono impulsi elettrici costantemente anche se non ne siamo pienamente consapevoli. Basta passare vicino ad una fonte elettromagnetica o uscire di casa in condizioni di forte umidità (carica elettrica elevata), per vedere i nostri capelli rizzarsi.
Perché sono proprio loro a rappresentare i re, a dover dare la direzione, a prendere il comando energetico delle decisioni all’interno della coppia ( mentre la donna si occupa dell’energia vitale dell’accoglienza della vita, delle emozioni). Ma al giorno d’oggi in questa peculiarità/prerogativa il maschio latita e, spodestato dal suo “trono”, depone la sua corona simbolica, perdendo così i capelli.
I capelli come le unghie sono connessi all’elemento legno, all’emozione rabbia e alla coppia di organi fegato/cistifellea. E’ indubbio che quando qualcuno o qualcosa ci ostacola nel raggiungimento di un desiderio, di un obiettivo, è possibile portarsi le mani ai capelli/testa in segno di disperazione o rabbia. Questo eccesso di tristezza e di rabbia influenza così i capelli e la pelle.
Per alleviare tutto questo stress massaggia delicatamente il cuoio capelluto di sera, con energia di mattina, portando le dita dalla fronte alla nuca.
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