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Immagine del redattoreStefano Intintoli

Qual è la prima cosa da fare se vuoi cambiare lavoro?



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Secondo una recente ricerca del 2017, sette italiani su dieci sono insoddisfatti del proprio lavoro per svariati motivi [ Cit. bassa retribuzione (56 per cento), seguita da una rigidità negli orari (48 per cento) e da un ambiente di lavoro poco salutare (45 per cento), senza dimenticare l’instabilità contrattuale (41 per cento) e l’assenza di benefit (37 per cento) ] e, ciclicamente cercano un'altra occupazione.

È indubbio che molte persone oggi giorno cerchino un lavoro, soprattutto perché le aziende dove operano, chiudono o dichiarano fallimento, riducono il personale o cambiano improvvisamente mission.

Esiste anche una moltitudine di persone che non cercano un lavoro, semplicemente perché ne hanno già uno, ma scandagliano il web alla ricerca di un altro lavoro;

magari quello attuale proprio non si confà alle proprie abitudini o all'etica personale.

Se anche tu appartieni a quest'ultima categoria ci diamo un semplice consiglio:

Se vuoi cambiare lavoro, non cambiarlo!

Lo so, ora rileggerai più volte la frase suddetta alla ricerca di un errore ortografico o di battitura che giustifichi l'apparente contraddizione.

Invece hai letto bene; non cambiare lavoro, almeno non subito, non di getto, non sotto l'effetto dirompente e destabilizzante dell'istinto rabbioso.

Lasceresti il tuo lavoro su due piedi?

Scommetto di si, ma almeno fallo con i piedi ben piantati a terra; calcola tutti gli scenari futuribili, ipotizza lavori alternativi dove ti vedresti felice, desidera di concretizzare qualche bel progetto rimasto nel cassetto accanto ai calzoni ed ai fazzoletti Tempo.

Tutto ciò puoi farlo mentre sei nella solita azienda al solito posto durante il solito orario. Sembrerà la solita storia, ma non lo sarà; tu sarai diverso, avrai una nuova luce negli occhi.

Anzichè lavorare al peggio delle tue possibilità, inverti la tendenza: lavora al meglio! Prendi carta e penna e comincia a scrivere una lista dei + e dei -, cioè vantaggi e svantaggi del rimanere o dell'andare via; ognuna di queste scelte ha dei punti a favore ed altri a sfavore.

Le parole che scriverai non rimarranno tali, ma saranno energia latente che prenderà forma nel momento giusto ed adatto a te.

Arriverà l'attimo in cui capirai che è ora di cambiare aria, di darla ai tuoi desideri lavorativi, che saranno in risonanza con quelli personali.

Se nulla è a caso, sicuramente c'è qualcosa che ancora ti serve, per evoluzione, nel posto di lavoro attuale.

Comincia da oggi a non lamentarti più del collega permaloso o del capo pignolo; comincia da ora a non sprecare più parole non buone per la macchinetta del caffè che non da il resto o per la schiena dolente.

Usa ogni risorsa che hai e che sei per cambiare realmente prima il tuo approccio al lavoro.

Verrà naturale dover cambiare lavoro.

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